Con la fine dell’anno scolastico si è conclusa anche la prima edizione del progetto “FARE PER… CRESCERE” nato dalla collaborazione tra il Liceo Scientifico Paritario con potenziamento STEM ”T. Olivelli” ed il CSV – Centro di Servizio per il Volontariato – Lombardia Sud ETS.
Il progetto, nato dal desiderio di offrire percorsi di scoperta e avvicinamento al mondo del volontariato in collaborazione con diversi Enti del territorio, ha coinvolto gli studenti frequentanti le classi I, II e III.
Nello specifico, gli studenti di I e II hanno potuto svolgere attività:
- di classe, come la giornata della Colletta Alimentare o la raccolta della plastica lungo il Ticino con Plastic Free
- individuali o a piccoli gruppi, come la preparazione di pacchi alimentari con Caritas, l’aiuto a mamme e neonati al Centro di Accoglienza alla Vita, l’esperienza con l’equitazione per persone con disabilità presso Sogni e Cavalli o ancora la rilevazione delle barriere architettoniche nelle zone limitrofe alla nostra scuola con i membri di UILDM, Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare.
Per gli studenti di III è stato, invece, realizzato un percorso di sensibilizzazione alla tematica della moda sostenibile, grazie al coinvolgimento di CAFE, che si è concluso con uno Swap party, un evento di scambio di vestiti in buone condizioni tra studenti.
In occasione della giornata mondiale e nazionale del donatore di sangue del 14 giugno, le tre associazioni AVIS, AIDO e ADMO hanno organizzano un convegno provinciale dal titolo “Testimonianze delle 3A (AVIS, ADMO, AIDO) del dono” al quale hanno invitato il Liceo Olivelli per portare una testimonianza del suo impegno nella promozione del volontariato.
In questo contesto il preside del Liceo Olivelli prof. Fabrizio Gasperoni, insieme a Giada Conti di CSV e allo studente Gabriele Galardi, Rappresentante della Consulta Provinciale degli Studenti, hanno portato un intervento per restituire il valore delle esperienze attivate grazie anche alla grande passione portata dalla docente referente del progetto Silvia Palumbo, sottolineando come alla base del dono ci sia il tempo che ciascuno di noi decide di investire per qualcosa al di fuori di sè.
“Donando condivido ideali, trovo affinità e costruire nuovi rapporti, ma donando posso accrescere la mia autostima attraverso il riconoscimento che si riceve o la messa in atto di capacità o qualità personali che altrimenti rimarrebbero inespresse. Del resto a tutti piace sentirsi dire di aver fatto un buon lavoro!”
Queste le parole del 16 enne Gabriele Galardi che prosegue elencando una serie di esempi concreti con cui la scuola può promuovere l’esperienza del dono:
- Creare uno spazio dove gli studenti possono lasciare oggetti da donare e prendere ciò di cui hanno bisogno. Questo può essere una piccola biblioteca di libri usati o materiale scolastico.
- Donare tempo: può includere un sostegno scolastico, dove studenti più avanzati aiutano quelli che hanno difficoltà
- Partecipare a iniziative nazionali o internazionali, come la raccolta fondi per emergenze umanitarie.
- Organizzare attività di volontariato che possono includere visite a case di riposo, pulizia di parchi locali, o supporto a organizzazioni di beneficenza
- Creare delle giornate del dono dove si dedicano giornate specifiche in cui gli studenti possono portare oggetti da donare a persone bisognose, come cibo per i banchi alimentari, vestiti per i senzatetto, o giocattoli per i bambini meno fortunati.
Proseguendo il lavoro avviato in questi mesi, con il prossimo anno scolastico si avvierà la seconda edizione del progetto con la prospettiva di offrire anche occasioni di sviluppo delle proposte emerse dagli studenti, oltre che di rafforzare la collaborazione con Enti come AVIS, ADMO e AIDO attraverso momenti di informazione e sensibilizzazione verso la tematica della donazione.