In occasione della XII edizione, la Conferenza Science for Peace and Health, progetto sostenuto dalla Fondazione Umberto Veronesi, si è trasformata in un evento senza confini fisici, fruibile online attraverso diverse piattaforme.
Il progetto ha inoltre precisato ed esteso i propri ambiti di riferimento, aprendosi maggiormente alla salute come argomento cuore della ricerca scientifica che diviene così centrale nella riproposizione del progetto ribattezzato Science for Peace and Health. L’ampio raggio di azione della ricerca scientifica e le sue molteplici ricadute diventano quindi il campo d’indagine per il presente e il futuro. Dalla sociologia all’economia, dall’antropologia alle scienze politiche, dalla biologia alla medicina di frontiera: dove ci sta portando il progresso scientifico? Che direzione siamo in grado di imprimere all’avanzamento tecnologico? E ancora: siamo in grado di governare consapevolmente e totalmente questi processi?
Nato il 2009 per iniziativa di Umberto Veronesi, il progetto riunisce ogni anno i protagonisti del mondo scientifico, della cultura, delle istituzioni e della società civile per approfondire argomenti di interesse globale e proporre soluzioni concrete.
La dodicesima edizione della Conferenza Mondiale Science for Peace and Health sarà dedicata a due tecnologie che potrebbero cambiare in maniera significativa il mondo in cui viviamo: l’intelligenza artificiale e il gene editing. In questi due campi il progresso scientifico ha raggiunto livelli elevatissimi e di fronte a noi si aprono scenari che sono difficili da immaginare e proprio per questo eccitanti, ma anche pericolosi.
Oltre a indagare cosa sono intelligenza artificiale e gene editing e a quali campi possono essere applicati, la Conferenza ne approfondirà le implicazioni etiche e pratiche, cercando di capire quali vantaggi potrebbero portare e quali sono i rischi da evitare. Intelligenza artificiale e gene editing sono infatti potenzialmente in grado di liberare l’umanità da alcuni problemi rilevanti, ma potrebbero rivelarsi strumenti di controllo se lasciati nelle mani di pochi e non adeguatamente governati.